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*9/18(Domenica)

Non ho voluto fare la spesa la domenica, purtroppo, il friogo era vuoto a questo momento e quindi l’ho fatta questa domenica.

In Taiwan è comune fare la spesa quando se vogliamo, perciò mi sembrava che lavorare in qualunque momento sia come bere l’acuqa qunado hai sete. all’estero,invece, sopratutto nel fine settimana è più dificcile farla. In Taiwan è impossibile i negozi sono chiusi nel fine settimana ed ugualemente dire ciao ai soldi!

Ero sopresa quando avevo sentito da Iolanda, se nessuno la fa nel fine settimana in cui nessuno deve lavora e può passare con la sua famiglia. Non pensavo mai, ma ha ragione! Ho voluto provare a non farla.

 

*9/19(Lunedì)

Nero lunedì, per me invece,sono felice per rinnovare la lezione dopo 3 giorni riposanti. Che bello rivedere gli insegnanti e i compagni. Abbiamo discuso di “bullismo”. Questa parola è nata negli ultimi anni ed era difuso al mondo in fretta. Ora in Taiwn è anche un soggetto popolare.

Inoltre, oggi pomeriggio ho iniziato la lezione individuale con Chiara. Abbiamo discuso gli stereotipi dei generi, maschile e femminile. La situazione tra Italia e Taiwan è un po’ simile.

 

*9/20(Martedì)

C’è un’occasione diversa tra Italia e Taiwan. Quando Chiara ha detto il dottore con passione in Italia, perchè deve lavorare a lungo ma poca retribuzione, mi sembrava strano. Benchè avessi capito che il dottore è una carica per aiutare gli ammalati e le loro famiglie, la passione è esseziale, però non è la prima condizione per studiare la medicina in Taiwan. Invece, non si può studiarla senza buoni voti. La società di Taiwan è culto dei voti, e qundi, i dottori intelligenti e illustri sono di livello alto e ottengono tanti soldi. Negli ultimi anni, la situazione è combiata un po’, forse non sono ricchi di più, ma ancora rispettabili per il livello alto.

Comuque, mentre scrivevo calligrafia, ho ricevuto un messaggio da una amica. Non ci siamo incontrate da circa 10 anni. 2 anni fa, l’ho trovata su facebook per caso e gliel’ho lasciato. Finalmente oggi lei l’ha letto e mi ha contattato. Ero commossa. Eravamo coinquiline in prima università. Era una ragazza molto gentile e simpatica e mi aiutava molto.

 

*9/21(Mercoledì)

Oggi varia verso il freddo. Il sole è scappato ed autunno è già arrivato. Non c’è così apparente tra estate ed autunno in Taiwan in cui si dice ci sono solo estate e inverno. Per me, ha fatto una novità!

Mi è piaciuta la lezione oggi. Nella prima parte abbiamo giocato un gioco che uno parla un frase con “se”, e poi un altro continua a fare un’altra frase. per esempio, “Se domani piove, porto l’ombrello.” ed altro deve dire:”Se porto l’ombrello, ....”. Abbiamo potuto cambiare il tipo e il tempo tra ipotetici .Tutti gli studenti hanno dovuto concertrarsi in capire la frase che altri compagni hanno detto per riuscire a farla. Mi sono divertita!

Nella seconda parte abbiamo discuso le parole ”politically correte” o “parolaccia”? Mi sembrava che ai compagni anche sia piaciuto questo tema. Abbiamo parlato molto e abbiamo sorriso. Mi sento tutto va di bene in meglio. È giusto che “tutto è veramente bello!”.(una battuta da La Meglio Gioventù)

 

*9/22(Giovedì)

È stata una giornata occupata. Ho avuto una pausa di 2 ore. Dopo la lezione di mattina, sono tornata in fretta per il pranzo e poi sono ritornata a scuola subito. Prima di andare all’atività con la scuola alle 5, addirittura sono andata di corsa a comparto il regalo del compleanno di Ping. Per fortuna, ho ancora avuto poco tempo per bere un sorso di caffè.

Si tratto dei pronomi, pesavo che “a me” abbia significato “give to me” in englese, e quindi “mi fa...” significhi “make or have me...”. Tuttavia non è così semplice, in fondo, anche indica il possesso “my” o “mine”, per esempio:”mi hai rotto la penna.” significa “tu hai rotto la mia penna”. Ancora, un’altra frase:”te lo porti?” uguaglia”lo porti con te.” Ho capito che è un’espressione unica e speciale. Per me, è un nuovo modo di pensare. Ho bisogno di fa fuzionare il mio cervello; il che non mi fa invecchiare.

 

*9/23(Venerdì)

Oggi abbiamo riconosciuto i significati delicati di “andare” e “venire”. Dopo essere  ritornata, stavo ancora pensandoci. Generalmente, “andare” indica verso fuori e al contrario venire indica avvicinarsi.

Mi spiego con un esempio,“vieni a casa mia” significa ti avvicini a me, e quindi sto a casa mia; invece,“vai a casa mia” non indica avvicinarti a me, e sto fuori e non sono a casa mia. In questo caso l’uso di andare e venire è lo stesso tra l’italiano e il mandarino.

Allora, “vieni in concerto?” nel mio punto di vsita, è un’ipotetico che sarò in concerto, così ti avvicini a me. Sicuramente ci vado anche io. Però se uso “vai in concerto?” in italiano avvieni un’altra regola tramite “andare” per definire che io non sono compresa. Invece, non c’è la regola in mandarino; il che non è così chiaro e preciso. Dipende la conversazione. Qulache volta ci vado perchè è una freccia verso fuori. Però c’è anche una possibilità indicare che io non sono sicura ancora e sto pensandoci.

Si tratta delle persone plurali, quando si usa “andiamo”, senza dubbio, il soggetto è “noi”. Non si deve considerare la limitazione di “andare”. Però, in caso con la terza persona plurale, si deve considerarla. Questo è il più differente tra le 2 lingue.

Dato che in italiano c’è la definizione di andare e venire, si usa “vado da Ping”e “vengono loro” per riflettere lo stesso termine la casa di Ping. Tuttavia, in mandarino, si segue solo la direzione e appena si sente “vengono loro”, si pensa che loro vengono da me. Se si sta arrivando, gli sembra strano. E come si dice lo stesso caso in Mandarino? Tutte le due definitamente usano il verbo “andare” e si aggiunge “anche” con cui si esprime lo stesso termine. Dopo si è arrivato e loro non arrivano ancora, la direzione è cambiata e si dice “vengono.”

Penso quando gli italiani sentono “vanno loro” nella stessa occasione, si sembra anche confussi.

 

*9/24(Sabato)

Sono già stata a Bologna e non sono uscita da 2 settimane, così ho deciso di andare a Podova domani. Appena l’ho deciso, ho prenotato il biglietto della Cappella degli Scrovegni sul internet subito. Vorrei visitarla molto. Non vedo l’ora.

La sera ho fatto l’aperitivo con Kumiko. L’aperitivo è una tipica cultura italiana per chiacchierare insieme. Mi piace molto il suono del verbo “chiaccierare”, è buonissimo come stiamo chiaccierando. Penso che mi mancherà l’aperitivo dopo che sarò in Taiwan.

 

 

Scrivo a bologna.

 

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