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*10/2(Domenica)

Mi sono alzata presto perchè ho voluto tenere la prima domenica del mese, in cui molti musei sono gratis, e ho scelto la Pinacoteca stamattina per vedere l’opera di Rafaello. Ieri sera pioveva molto, faceva più fresco nella mattina. Mi sono avvolta la sciarpa e sono uscita. Quando sono stata di fronte alla Pinacoteca, non c’era nessuno. Ero colpita che la Pinacoteca è aperta dalle 14 alle 19. E quindi sono tornata a casa e poi l’ho rivistata nel pomeriggio.

Ma è ancora arrivata un’altra doccia fredda! Il quadro che volessi più guardare purtroppo è in assenza fino al 15 dicembre. Ero triste. Meno male non ho pagato niente.

 

*10/3(Lunedì)

Mentre i compagni hanno ammirato katsuhiko che è poliglotta ed è portato per le lingue, lui invece non pensava mai così e ci ha confessato che all’inizio di imparare la nuova lingua straniera subiva le frustrazioni e si dedicava tutti i giorni.

Per me, sono anche entusiasta della lingua e penso che le orecchie siano le più importanti durante lo studio, purtroppo, proprio non me la cavo ad ascoltare benchè capisca la grammatica abbastanza bene. Qulalunque lingua straniera che avessi imparato avevo lo stesso problema: c’è un gran tratto tra le miei orecchie e la mia vista. Così ero contenta e commossa quando la scuola mi ha trasferita alla classe bassa nella seconda lezione alla conversazione. Credo che per gli insegnanti ci tengano a regolare il proprio modo secondo l’aspetto di studio degli studenti. Mi sono sentita felice.

 

*10/4(Martedì)

Oggi è il giorno di San Petronio a Bologna. È interessante un giorno di ferie di una città. La mia amica (o la sorella dello studio) è venuta in centro e ci siamo incontrate in piazza maggiore nel pomeriggio. C’era una coda di fronte al palazzo di Re Enzo che di solito è chiuso e abbiamo pensato che oggi fosse aperto per il pubblico. Ci siamo infilate anche noi e siamo salite al primo piano. In fatti, sopresamente, era una festa o una gara dei tortellini. I tortellini ai diversi gusti che si potevano assagiare erano qui e lì. Gli odori riempivano la stanza. Daccordo, il vino era essenziale, addirittura si vendevano i calici con una borsa con cui si può appendere al collo.

Poi, siccome ha voluto il gelato e siamo andate nella gelateria buonissima in piazza cavuor, purtroppo, c’era anche una coda più lunga. L’ho portata in un’altra gelateria più fuori in via Santa Stefano, ma mi sembrava che fosse altrettanto buonissima. Sulla via Santa Stefano, c’è ancora un fornaio che mi piace molto, gliel’ho presentata e ha comprato 3 etti di biscotti. Fortunatamente le sono piaciuti molto quelli che le ho raccomandato! 

Dopo l’aperitivo, ero stanca ma non ho finito il giorno. Ho partecipato in un evento dello scambio linguistico alle 22 in un pub con Ping. Abbiamo incontrato una ragazza bolognese che parla mandarino molto bene. Eravamo molto felici. Però abbiamo dubitato che domani saremmo riuscite a alzarci e ad andare a scuola.

 

*10/5(Mercoledì)

Siamo venute a scuola! Anche se ero stanca, le lezioni erano molto interessanti. Abbiamo discusso i vestiti al lavoro, abbiamo fatto un gionale e abbiamo letto la fisiognomica e la grafologia. Devo scrivere la scrittura grande per diventare rica.

Mentre mi stendevo a letto, all’improvvisa, è piovuto. A Bologna era raro. La pioggia ha battuto intensamente il tetto. Non sapevo la parole onomatopeica, ma era come una sinfonia inarmonica. Benchè i suoni fossero molto rumorosi, mi sembrava che stessi a casa dolce e mi fossi sentita sicura. Con la pioggia, mi sono addormentata.

 

*10/6(Giovedì)

Dopo la pioggia ieri sera, stamattina faceva più freddo e il vento con fruscio. Carla era triste.

All’inizio della lezione, abbiamo discusso l’aborto. Quando è toccata a me, ho detto:”Non me ne intendo” che avevo imparato da Chiara. Infine l’ho usata! Che felice! E poi abbiamo cominciato alla grammatica del passivo. La seconda lezione invece era il ponte siciliano. C’era una parola “orografica”, in cui c’è un “grafica” che Chiara mi aveva spiegata il significato, e secondo la regola, significa” la figura della montagna”. Che bello!

 

*10/7(Venerdì)

Le parole onomatopeiche portano la vivacità della descrizione. In l’italiano non ce ne sono tante, ma molte più vivano in un’altra forma tra i verbi. In che senso? Dopo la discussione con Chiara, penso che quando creino i verbi, abbiano già considerato i suoni e li abbiano messi dentro. Per esempio, chicchierare, una delle mie parole  preferite. Ancora ululare, gocciolare, e frusciare. Quadno parlano, si sentono i suoini. Che bello! Mi piace molto!

Abbiamo anche parlato della bellezza che diversa molto di paese in paese. In Italia, è l’altezza ad essere importante. La più bella è la persona con le sopracciglia arcuate, gli occhi chi rivolti all’insù, gli zigomi alti, il naso piccolo, e la bocca grande. Molto interessante.

Purtroppo, oggi il corso individuale è finito e la prossima settimana non ci incontreremo alla lezione. Ero trieste. Però, che gentile Chiara! Ha detto che può continuare a correttere il mio diario! Mi sono ricordata bene che all’inizio aveva detto ”facciamo un libro!” . Addirittura, mi ha mostrato la sua cassetta carina, in cui potrei metterlo quando non la vedrò. Grazie mille a lei. Mi incoroggiava sempre. Passava tre settimane e il mio italiano andava migliorando certamente!

Dopo la lezione, ero un po’ fame. Ho deciso di comprare le streghe il cui nome singolare è strega, la ragazza con il magico. Era facile memorizzarla. E quindi mentre repetevo “streghe, Streghe...” alcune volte nella cuore, ho camminato verso il mio fornaio perferito, e poi le ho ordinate corretamente al commesso. Erano talemente buone che non ne potevo di non mangiarle mentre camminavo. Prima di arrivare a casa, la borsa di carta era vuota!

 

*10/8(Sabato)

Siamo andate a Bolzano. Per fortuna, non faceva tanto freddo, e non pioveva. Pensavo che avremmo visitato il lago di Garda, ma infatti Bolzano si trova vicino alla  montagna e ha già superato il lago. Però, c’è la funivia! Mi è bastata!

Molto interessante erano tutti i cartelli usando sia l’italiano e sia il tedesco. Inoltre,  lo stiIe dei palazzi deversa molto, è la combinazione fra Italia e Germania. C’erano tante cose carine da vedere e la mia amica ha comprato un grappolo di 24 calzi piccoli in cui si possono mettere qualcosa dentro per contare il giorno di Natale. Era divertente. Prima del ritorno, lo strudel che è il dolce tipico lì andava comprato! Veramente buono! Eravamo soddisfatte.

 

 

Scrivo a bologna.

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